INFORMAZIONE SANITARIA E FAKE NEWS IN TEMA DI COVID E VACCINAZIONI

Una corretta informazione è uno strumento indispensabile per orientare le nostre decisioni, dalle scelte quotidiane alle decisioni importanti, comprese quelle a tutela della nostra salute.
Oggi abbiamo una grande disponibilità di fonti di informazione e mezzi di comunicazione, che, se da una parte aumentano grandemente le possibilità di acquisire dati, dall’altra richiedono capacità di discernimento e di orientamento soprattutto per navigare nel mare informatico e scegliere ciò che fa per noi senza esserne travolti.
Ciò può risultare più facile se si hanno competenze specifiche nella materia che ci interessa; può essere molto difficile e straniante se ci si affida esclusivamente e in maniera acritica a quello che la rete veicola.
Molto di quello che gira in rete infatti è approssimativo se non falso.
Sono le cosiddette Bufale o Fake news, spesso fuorvianti, che vengono rimandate in modo esponenziale dalla rete per spostare l’opinione pubblica su obiettivi di interesse di parte, non sempre nell’interesse della collettività.
È il caso delle informazioni riguardanti la pandemia COVID-19 e la vaccinazione, argomenti complessi che impattano con le ansie, le paure e le implicazioni economiche delle persone e possono quindi essere mira di azioni di manipolazione per interessi particolari.
Quella che segue è una scelta di 15 Bufale, o Fake news, sul COVID-19 e sui vaccini che sono girate negli ultimi mesi e ampiamente riportate a supporto delle tesi contrarie alla politica sanitaria di contrasto alla pandemia.

1. I vaccini per il COVID-19 modificano il DNA umano
I vaccini per il COVID-19 utilizzano l’RNA messaggero (mRNA), che viene normalmente utilizzato dalle cellule per trasformare l’informazione genetica in proteine. Questi vaccini istruiscono le cellule del nostro organismo a produrre una proteina che assomiglia a parte piccolissima del virus del COVID-19, in modo da attivare il sistema immunitario e produrre anticorpi. Ma il tempo in cui questo RNA sopravvive nelle cellule è di solo poche ore, perché viene rapidamente eliminato dai normali processi cellulari.
2. I vaccini anti COVID-19 sono sperimentali e non sono stati testati negli studi clinici
La produzione dei vaccini segue le stesse regole di tutti gli altri farmaci per stabilirne l’efficacia e la sicurezza. Nella fase finale (sperimentazione di fase 3) i ricercatori confrontano il numero di pazienti infettati da COVID-19 rispetto a un gruppo separato di pazienti che hanno ricevuto un placebo anziché il vaccino.
3. I vaccini per il COVID-19 violano il codice di Norimberga, che vieta l’esecuzione di esperimenti medici su esseri umani senza il loro consenso
Il Codice di Norimberga ha creato una serie di principi etici della ricerca medica in risposta alle azioni dei nazisti che eseguivano esperimenti medici sui prigionieri dei campi di concentramento senza il loro consenso. I vaccini anti COVID-19 sono stati sottoposti a più cicli di test negli studi clinici e sono stati poi approvati per un uso diffuso da parte delle autorità di regolamentazione. Non sono un esperimento e non vengono somministrati senza il consenso delle persone.
4. Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende
Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini. Dopo i risultati degli studi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi precedenti, viene eseguita un’indagine approfondita per dimostrare la relazione causale con la vaccinazione. Se la relazione è confermata, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing).
5. Il nuovo coronavirus è già mutato quindi i vaccini autorizzati non servono a niente
Gli studi in corso indicano la protezione contro la maggior parte delle varianti del virus dopo il completamento del ciclo vaccinale (prima e seconda dose, ovvero singola dose fatta preferibilmente entro sei mesi dall’infezione e non oltre 12 mesi dalla guarigione) anche se, verso alcune di queste, l’efficacia della protezione può essere più bassa.
6. Il vaccino per il COVID-19 causa infertilità a coloro che lo ricevono, sia maschi che femmine.
Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile.
7. I vaccini contro il COVID-19 aumentano il rischio di aborto spontaneo.
Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati USA dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati.
L’aborto spontaneo è un evento relativamente frequente e la maggior parte si verifica nelle prime 12 settimane (primo trimestre) di gravidanza. Ci si aspetta dunque che alcuni aborti si verifichino dopo una vaccinazione, ma senza alcun nesso causale con la vaccinazione stessa.
8. I vaccini per il COVID-19 contengono tessuto fetale umano abortito.
La produzione dei vaccini per il COVID-19 non necessita di cellule fetali aggiuntive e in questi vaccini non è presente alcun tessuto fetale.
Questa fake nasce perché alcuni vaccini contro comuni malattie virali sono prodotti utilizzando linee cellulari discendenti da feti abortiti decenni fa. Ciò ha sollevato in passato questioni di etica medica. Tuttavia, anche la Bioetica che si oppone all’aborto afferma che:
“Le cellule di queste linee hanno attraversato più divisioni prima di essere utilizzate nella produzione di vaccini. Dopo la produzione, i vaccini vengono rimossi dalle linee cellulari e purificati. Non si può dire che i vaccini contengano nessuna delle cellule dell’aborto originale”.
9. Il vaccino anti COVID-19 non protegge, perché le persone vaccinate sviluppano la malattia; anzi, possono provocarla o peggiorarne la gravità.
Nessuno dei vaccini autorizzati contiene il virus vivo. Ciò significa che un vaccino per il COVID-19 non può fare ammalare di COVID-19.
Invece è possibile che anche le persone vaccinate possano contrarre la malattia sia perché l’infezione può essere contratta subito prima o subito dopo la vaccinazione, mentre l’immunità richiede almeno due settimane per svilupparsi. Inoltre nessuno dei vaccini disponibili si è dimostrato efficace al 100%. Ciò significa che su 100 vaccinati, da 1 a 5 non rispondano al vaccino e quindi possano ammalarsi.
10. I vaccini anti COVID-19 stanno aumentando il numero delle varianti e la probabilità che gli individui vaccinati infettino gli altri con nuovi ceppi.
I vaccini contro il COVID-19 autorizzati non contengono un virus vivo ma solo l’informazione genetica per far produrre alle cellule dell’organismo alcune molecole del virus che inducono la risposta immunitaria. Quindi non c’è nessun virus dal quale possa derivare una nuova variante che consenta agli individui vaccinati di infettare altri individui.
11. Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino
II dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (AIFA) pubblica periodicamente il resoconto le segnalazioni di sospetti eventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema.
12. Il vaccino causa trombosi e miocarditi
Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali.
13. Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi
Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili.
14. I bambini non rischiano di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2
I bambini non sono immuni all’infezione da SARS-CoV-2. Anche i bambini devono, quindi, adottare le misure raccomandate per prevenire l’infezione, in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcol, l’utilizzo della mascherina (per i bambini di età superiore ai 6 anni), il distanziamento fisico ed evitare il contatto con persone malate.
15. I bambini hanno tre volte più probabilità di morire per i vaccini contro il COVID-19 che per la malattia stessa.
Ad agosto 2021, non ci sono prove per affermare che il vaccino contro il COVID-19 abbia causato la morte di bambini né negli Stati Uniti, né in nessuno dei paesi europei che hanno iniziato le loro campagne di vaccinazione per i bambini di età superiore ai 12 anni.
Nel luglio 2021, il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati di uno studio clinico statunitense che ha coinvolto 2.260 adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni che hanno ricevuto il vaccino della Pfizer-BioNTech e non sono stati riportati decessi tra i partecipanti allo studio, né alcun grave effetto collaterale correlato al vaccino.

Questo piccolo compendio di fake news è interessante anche per la relativa confutazione. Ma ci dà anche l’occasione per ricordare che a fronte di qualunque affermazione trovata casualmente, o anche veicolata da siti noti, è sempre necessario riconoscere l’affidabilità del sito che la pubblica, la fonte primaria da cui proviene e confrontarla con quanto riportato sul tema specifico dai siti ufficiali, istituzionali, scientifici o competenti per il tema trattato.

Chi fosse interessato ad approfondire il tema, può trovare ulteriori elementi di informazione sui seguenti siti ufficiali:

ALTROCONSUMO: Fake news, 10 trucchi per riconoscerle (ed evitarle)
https://www.altroconsumo.it/hi-tech/internet-telefono/consigli/riconoscere-bufale-online

MINISTERO SALUTE – nuovo coronavirus: fake news
https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioFakeNewsNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&area=nuovocoronavirus&fakeNewsArchivio.page=7

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’: vademecum contro le fake news sui vaccini
https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/covid-dall-iss-un-vademecum-contro-le-fake-news-sui-vaccini

NEWSGARD: Le principali bufale sul vaccino per il COVID-19 che circolano in rete
https://www.newsguardtech.com/it/special-reports/special-report-le-principali-bufale-sul-vaccino-per-il-covid-19/

Dott. Andrea Giacomelli